sabato 8 novembre 2008

Michelangelo Pistoletto e gli "stracci"

In sospeso tra passato e presente...



La Venere degli stracci(1967)


Michelangelo Pistoletto nasce a Biella nel 1933
, si tratta di un artista, pittore e scultore protagonista della corrente artistica dell'arte povera.
Il suo ruolo nel panorama europeo è da considerarsi molto influente, ha facilitato la mostra delle Armi di Pino Pascali nel gennaio del 1966 a Torino favorendo l'esposizione dell'arte italiana a livello internazionale, questo dato anche dalla fonazione del Deposito D'arte Presente sempre nello stesso anno, rendendo possibile un dialogo tra le diverse gallerie, avviando la circolazione della Pop Art in Italia e favorendo la conoscenza dell'arte povera anche in Francia, in Germania e negli Stati Uniti.
L'artista inizia ad operare nel 1947 come apprendista nella bottega del padre restauratore di quadri, con il quale collabora fino al 1958.
Nello stesso tempo egli frequenta la scuola di grafica pubblicitaria diretta da Armando Testa, alimentando sempre più la sua creatività, sino a raggiungere il suo apice con le sue tele preparate co imprimitura metallica e superfici di acciaio lucidato a specchio.


Le quattro stagioni(1983-85)


Nel 1959 partecipa alla biennale di San Marino
e l'anno successivo espone le sue opere in una personale esposizione alla Galleria Galatea di Torino.
Pistoletto rimane ancora oggi l'emblema più operativo e importante dell'arte povera, che offre una riflessione sulla'arte contemporanea, sempre più contaminata dall'aspetto meramente commerciale, sul quale l'arte viene sottoposta a sempre più numerose critiche, contrapposta al suo intento semantico originale di puro estetismo e realismo concettuale.
Oggi grazie alle opere di questo artista, l'arte contemporanea gode di questa contaminazione nella società attuale,la quale trova il suo riscatto o la sua resa nel riproporre i canoni classici in chiave postmodernista, quasi a rimpiangere con quel gusto un pò nostalgico e anche un pò critico l'arte classica, della quale l'arte contemporanea è la figlia illegittima.


1 commento:

lucia ha detto...

"Le quattro stagioni" e "la venere degli stracci" sono le opere che preferisco del Pistoletto.