mercoledì 29 ottobre 2008

Elio Pastore e i "frattali"

Onde digitali


Elio Pastore è nato a Torino
, dove attualmente vive e lavora.
E' laureato in Giurisprudenza e si occupa di grafica e comunicazione in una grande azienda pubblica.



"The cutting edge"


Fra il 1982 ed il 1996 ha ottenuto numerosi riconoscimenti in concorsi fotografici, ha pubblicato vari articoli e reportage su diversi periodici.
Il suo percorso artistico è iniziato nel 1992 dopo varie sperimentazioni fotografiche si è specializzato nell'arte digitale: disegno, pittura digitale, rendering, arte frattale, creando le immagini al computer ed intervenendo manualmente in una fase successiva sulle opere, dipingendone alcune parti.



"Cosmogonie digitali"


Nel gennaio 2004, su invito del MOCA - Museum of Computer Art, ha esposto alcune opere a New York (Cork Gallery, Lincoln Center) in occasione dell'International Digital Art Show.
E' membro della Società Promotrice delle Belle Arti in Torino.
La sua opera "Le code del drago" è stata pubblicata sull' "Enciclopedia Treccani dei ragazzi", ad illustrazione della voce "Computer art".



"Le code del drago"(2001)


Numerose sue opere sono state scelte per la copertina di volumi pubblicati dalla Casa Editrice LED (Milano).

martedì 28 ottobre 2008

Alfredo Jaar e le "installazioni"

Il cuore dell'Africa




Alfredo Jaar è da includere fra gli artisti più significativi nel panorama internazionale di arte contemporanea.
Le sue opere riguadano delle "istallazioni" create precedentemente con degli studi digitali, in cui il materiale assemblato su lastre apposite si animi autonomamente per creare elementi cognitivi.
Jaar è nato nel 1956 a Santiago del Cile, ha trascorso l'infanzia a Fort-de-France, in Martinica.



Si è formato come architetto e film-maker a Santiago. Vive e lavora a New York dal 1982.
Il suo lavoro è stato ampiamente esposto in tutto il mondo.
Ha partecipato alle Biennali di Venezia (1986), San Paolo (1987, 1989), Sydney (1990).




In Italia ha realizzato, tra il 2004 e il 2005, la Trilogia di Gramsci
, costituita da Cella infinita (Galleria Lia Rumma, Milano), Che cento fiori sboccino (MACRO, Roma), Le ceneri di Gramsci (Studio Stefania Miscetti, Roma), oltre a Prologo: Alla ricerca di Gramsci (Roma) ed Epilogo: Estetica della Resistenza (Como). È stato Visiting Professor al Corso Superiore di Arte Visiva della Fondazione Antonio Ratti nel 2005.
Nel 2006 ha ricevuto il Premio Extremadura a la Creación, in Spagna.





Questo è il video della mostra che si svolgerà fino all'11 gennaio all'"Hangar Bicocca"(Via Chiese 2 tel: 02/853531764).
Si tratta di un'antologia di 20 opere, sculture, istallazioni, video, foto e lightbox, dedicate a urgenze umanitarie, dal genocidio in Ruanda ai rifiuti tossici in Nigeria.

Sotto abbiamo aggiunto tre articoli dei più noti quotidiani, quali "La repubblica", L'Espresso" e "Il Corriere della Sera", ma ve ne sono anche altri tre trattati sulle riviste più quotate, quali "Artkey", "Il Venerdì" e "Vogue".
L'impegno politico di Alfredo Jaar, lo configura come uno degli artisti di "spessore", che salvaguardia i diritti umani e civili, occupandosi delle popolazioni più disagiate.
Inoltre il prestigioso appello che l'artista rivolge alla cultura ne esalta il ruolo di attivista politico, ricco di proposte che vanno al di là del mero interesse artistico, il quale sembra voglia sempre di più provocare e interpellare il pubblico fruitore per risvegliare in lui una coscenza attiva sui problemi del mondo.

Clicca sui quotidiani per leggere gli articoli!

lunedì 27 ottobre 2008

Maurizio Cattelan il "provocatore"

L'arte sta nell'idea



Maurizio Cattelan nasce a Padova il 21 settembre 1960. E’ uno scultore, manager e artista italiano che si distingue per le provocazioni di stampo post-duchampiano.
Comincia la sua carriera a Forlì negli anni ’80 frequentando alcuni artisti del luogo e sviluppando la propria arte come autodidatta. Tra le sue opere più importanti ricordiamo "HIM" (scultura in cera raffigurante Adolf Hitler)



e “La Nona Ora” una scultura in cera e tessuto, con scarpe in cuoio e pastorale in argento, che rappresenta papa Giovanni Paolo II colpito da un meteorite (eseguita nel 1999 e presentata alla mostra londinese Apocalypse dove fu stimata per il valore di 886 mila dollari).



Oltre alle sculture in cera, Cattelan ha rappresentato delle vere e proprie provocazioni inserendo nelle sue opere eventi di tipo “happening” rendendole così performative ; Ad esempio nel 2000 riuscì a persuadere il suo gallerista a passare un mese mascherato da gigantesco fallo rosa. Nel 2001, come evento collaterale alla Biennale d'arte di Venezia, eresse un cartello gigante intitolato HOLLYWOOD sul più grande deposito di immondizia di Palermo in Sicilia.



Figura stramba, egli è da alcuni definito come un maestro della provocazione che si serve dei media ed abusa del mondo dell'arte, da altri come un esempio eclatante delle mistificazioni generate da un sistema ormai mercantile dell'arte.

Andy Warhol e la "Pop Art"

La riproducibilità tecnica



Andy Warhol,il cui vero nome è Andrew Warhol,nasce a Pittsburgh negli stati uniti il 6 agosto del 1928, da parte di una famiglia di immigrati slovacchi.
Dopo le elementari frequenta un paio d'anni il Carnegie Institute of technology di Pittsburgh, ma prima di compiere vent'anni si trasferisce a New York, dove lavora per alcune riviste famose come grafico pubblicitario (Glamour, Vogue..)
Nel 1952 la Hugo Gallery di New York allestisce la prima mostra dell'artista; negli anni successivi Warhol espone dei disegni alla Bodley Gallery e presenta le Golden Shoes in Madison Avenue dimostrando le sue spiccate doti come grafico.
Per completare la sua formazione l'artista viaggia in Europa e in Asia, ma sarà verso il 1960 che Warhol inizia a dipingere i suoi quadri, i quali hanno come soggetti eroi dei fumetti o immagini pubblicitarie (Superman, Popeye e le bottiglie di Coca Cola)




Utilizzando la tecnica della serigrafia riproduce oggetti di uso comune, rendendoli i simboli della modernità del suo tempo, rilevanti anche nel panorama mondiale contemporaneo.


POP-ART:

Il movimento di cui Warhol fa parte
, nasce in Gran Bretagna, approdato e fondato a New York con le opere di Jasper Johns e Robert Rauschemberg, due artisti che decisero di mescolare ai loro dipinti elementi di uso comune.
Warhol si contraddistingue nel fenomeno della pop-art fondando la "Factory", un laboratorio collettivo, al quale entrarono a far parte molti degli artisti della pop-art.
Questo tipo di arte si sviluppò in un contesto che stava via via trasformandosi nella modernità di massa, caratterizzata dal fenomeno della perdità dell'esclusività che affonda le sue radici nella produzione dei beni di consumo.




Con la massificazione dei modi di consumare, si entrava a far parte di quel mondo che spalancava le porte al commercio e alla tecnologia, i quali permettevano un'omogeneizzazione dei modi di rapportarsi con la società.
La pop-art quindi, ripropone il nuovo scenario mettendo il quotidiano nel mirino per conferirgli sempre più unicità.



Qui sotto abbiamo messo una delle canzoni dell'album del celebre gruppo dei Velvet Underground, "Venus in Furs"(1966),la cui copertina è ormai entrata a far parte dell'immaginario collettivo, disegnata personalmente dallo stesso Andy Warhol.
Si dice che il gruppo stimasse e perseguisse nelle sue canzoni gli obiettivi della pop-art, dopotutto i Velvet Underground vendettero parecchi dischi con il marchio dell'artista sulla copertina.
Più pop-art di così davvero non si poteva...

sabato 25 ottobre 2008

Lucio Fontana e i "Tagli"

Il taglio definitivo


Lucio Fontana
nasce in Argentina, a Rosario di Santa Fé, il 19 febbraio 1899.
Nel 1928 l'artista studia all'Accademia di Belle Arti di Brera, dove si diploma nel '30.
Partecipa regolarmente ad esposizioni collettive, realizzando parallelamente sculture decisamente commerciali, per guadagnarsi da vivere.



"Lo studio dei Tagli" (foto)

Negli anni '30 Lucio Fontana, segue la sua vena personale realizzando opere fra il figurativo e l'astratto.
A Milano nel 1947, Fontana fonda il "Movimento spaziale" e, con altri artisti e intellettuali, pubblica il "Primo Manifesto dello Spazialismo", seguito dal Secondo Manifesto dello Spazialismo, l'anno dopo.


"Concetto dello Spazialismo" (foto)

Nel 1949 espone alla Galleria del Naviglio l'"Ambiente spaziale a luce nera" fonte di grande entusiasmi e dissensi.
Alla ricerca di una terza dimensione, Lucio Fontana sperimenta il mondo della pittura, realizza i primi quadri forando le tele dando il via al ciclo dei "Buchi".
Spingendosi avanti nella sperimentazione, Fontana, oltre a forare, le tele vi applica colore, inchiostri, pastelli, collages, lustrini e frammenti di vetro.
Nel 1957, in una serie di opere in carta telata, oltre ai buchi ed ai graffiti, appaiono, appena accennati, i primi "Tagli".



"I Tagli" (foto)

All'inizio del 1968 Lucio Fontana, a causa delle cattive condizione di salute, restaura la vecchia casa di famiglia a Comabbio, Varese, dove si ritira, continuando a lavorare agli "Olii", ai "Buchi" e soprattutto ai "Tagli". Le sue opere vogliono essere un simbolo di rottura con il passato; è da questa idea appunto che prendono vita i suoi tagli.
Lucio Fontana muore a Varese il 7 settembre 1968 lasciando le sue opere in collezioni permanenti di più di cento musei di tutto il mondo.

martedì 21 ottobre 2008

L'Arte in Second Life!

"Rinascimento virtuale" su Second Life!



Reperti etnografici e avanguardie digitali saranno l'accostamento presente alla mostra "Rinascimento virtuale-L'arte in Second life e nei virtual worlds".
Dal 21 ottobre al 7 gennaio , al Museo di storia naturale di Firenze.
Ospiterà video e stampe digitali di oltre 90 artisti appartenenti all'universo di Second life la maggior parte dei quali
estranea all'arte contemporanea ma attiva nella figurazione digitale.




INFORMAZIONI:

Via del Proconsolo 12 Firenze (tel. 055-2396449)

Giorni e orari di apertura.

21 ottobre: inaugurazione ore 18

dal 22 al 26 ottobre aperto tutti i giorni dalle 9 alle 23




dal 27 ottobre al 30 novembre

dal lunedì al venerdì (con chiusura il mercoledì) dalle 9 alle 13
sabato e domenica dalle 9 alle 19


dal 1 dicembre al 7 gennaio

dal lunedì al venerdì (con chiusura il mercoledì) dalle 9 alle 13
sabato e domenica dalle 9 alle 19



(Sono previste aperture straordinarie in occasione di eventi, per aggiornamenti consultare www.rinascimentoviruale.com)

Costo del biglietto: euro 6
Il biglietto è valido anche per la mostra "Avatar", Museo Tridentino di Scienze Naturali (Trento il biglietto della Mostra Avatar è valido anche per la mostra! Rinascimento Virtuale

Marcel Duchamp l' "innovatore"

Una nuova impronta

Marcel Duchamp nacque in Francia il 28 luglio 1887. Fu un pittore, scultore e scacchista francese, divenuto poi statunitense nel 1955.
E’ considerato uno fra i più importanti artisti del XX secolo; nel periodo della sua attività si occupò di pittura (attraversando le correnti del fauvismo e del cubismo), fu animatore del dadaismo e del surrealismo, e diede poi inizio all'arte concettuale, ideando il ready-made* e l'assemblaggio.

Tra le opere più importanti ricordiamo IL GRANDE VETRO, L'ORINATOIO FONTANA E LA MONNA LISA CON BAFFI E PIZZETTO.


A partire dal 1915, Duchamp lavorò a La Sposa messa a nudo dai suoi scapoli, anche chiamato Grande Vetro: questo "quadro" è formato da due enormi lastre di vetro che racchiudono lamine di metallo dipinto, polvere, e fili di piombo. Nel 1923, lo lasciò "definitivamente incompiuto".



Il Vetro contiene e sviluppa tutta l'attività passata e futura di Duchamp, e nel tempo ha dato origine a una tale quantità di interpretazioni da farlo ritenere una delle opere più complesse e affascinanti di tutta la storia dell'arte occidentale. Durante un trasporto, subì dei danni consistenti, ma l'artista decise di non riparare l'opera proprio per dimostrare di accettare, complice del caso, la completa riassunzione-integrazione nell'opera del suo carattere inerziale di "cosa".



L'orinatoio Fontana (1917) e la Monna Lisa con baffi e pizzetto(1919), benché probabilmente travisati come semplici gesti iconoclasti, sono certamente tra gli oggetti più famosi dell'arte del XX secolo.
L'influenza di Duchamp sugli artisti successivi è molto mediata, tanto che non è facile riconoscere degli epigoni diretti. Di sicuro, il concetto di ready-made, insieme al problema del gesto dell'artista come "selettore" dell'oggetto d'arte, sono stati il punto di partenza per le varie forme di arte concettuale.

*(Il ready-made è un comune oggetto di uso quotidiano che “diviene” opera d'arte una volta prelevato dall'artista e posto così com'è in una situazione diversa da quella di utilizzo, che gli sarebbe propria. Il valore aggiunto dell'artista è l'operazione di scelta, o più propriamente di individuazione casuale dell'oggetto, di acquisizione e di isolamento dell'oggetto.)

Dal 1923 Duchamp diradò progressivamente la produzione artistica, decise di stabilirsi definitivamente a New York nel 1942. Morì a Neuilly-sur-Seine il 2 ottobre 1968.

lunedì 20 ottobre 2008

Breve introduzione

Il blog è diviso in tre macrosequenze.
La prima riguarderà i sei artisti da noi selezionati. La seconda tratterà l'arte contemporanea nello specifico sviscerandola nelle microsequenze di Arte povera, Transavanguardia e Arte Concettuale (e relativi artisti). Nell'ultima parte cercheremo di prendere in considerazione le ultime tendenze artistiche e darvene una breve panoramica. Ci auguriamo di realizzare un lavoro all'altezza delle aspettative.


In quest'area abbiamo selezionato sei artisti, i più significativi dopo un'attenta visione sull'arte contemporanea.Riportiamo di seguito qualche cenno biografico, immagini e video riguardo ai singoli artisti e alle loro opere più rilevanti.

Il primo artista che abbiamo analizzato è Marcel Duchamp, dal quale ha inizio il nostro percorso attraverso l'arte moderna.

Il blog in poche righe..

Benvenuti su questo blog di arte contemporanea!
Innanzitutto ci presentiamo..
Siamo due studenti universitari di scienze della comunicazione che frequentano l'università Iulm di Milano.
Questo blog è frutto del lavoro svolto durante il corso di studi di quest'anno, al fine di poter sostenere l'esame di “giornalismo e new media”.
Nel blog troverete le biografie degli artisti da noi selezionati e alcuni post contenenti le informazioni sulle ultime mostre a Milano e delle curiose News.
Anche voi potrete lasciare i vostri commenti! saranno graditissimi!
Buona lettura e buona visione a tutti Bea e Jim