martedì 28 ottobre 2008

Alfredo Jaar e le "installazioni"

Il cuore dell'Africa




Alfredo Jaar è da includere fra gli artisti più significativi nel panorama internazionale di arte contemporanea.
Le sue opere riguadano delle "istallazioni" create precedentemente con degli studi digitali, in cui il materiale assemblato su lastre apposite si animi autonomamente per creare elementi cognitivi.
Jaar è nato nel 1956 a Santiago del Cile, ha trascorso l'infanzia a Fort-de-France, in Martinica.



Si è formato come architetto e film-maker a Santiago. Vive e lavora a New York dal 1982.
Il suo lavoro è stato ampiamente esposto in tutto il mondo.
Ha partecipato alle Biennali di Venezia (1986), San Paolo (1987, 1989), Sydney (1990).




In Italia ha realizzato, tra il 2004 e il 2005, la Trilogia di Gramsci
, costituita da Cella infinita (Galleria Lia Rumma, Milano), Che cento fiori sboccino (MACRO, Roma), Le ceneri di Gramsci (Studio Stefania Miscetti, Roma), oltre a Prologo: Alla ricerca di Gramsci (Roma) ed Epilogo: Estetica della Resistenza (Como). È stato Visiting Professor al Corso Superiore di Arte Visiva della Fondazione Antonio Ratti nel 2005.
Nel 2006 ha ricevuto il Premio Extremadura a la Creación, in Spagna.





Questo è il video della mostra che si svolgerà fino all'11 gennaio all'"Hangar Bicocca"(Via Chiese 2 tel: 02/853531764).
Si tratta di un'antologia di 20 opere, sculture, istallazioni, video, foto e lightbox, dedicate a urgenze umanitarie, dal genocidio in Ruanda ai rifiuti tossici in Nigeria.

Sotto abbiamo aggiunto tre articoli dei più noti quotidiani, quali "La repubblica", L'Espresso" e "Il Corriere della Sera", ma ve ne sono anche altri tre trattati sulle riviste più quotate, quali "Artkey", "Il Venerdì" e "Vogue".
L'impegno politico di Alfredo Jaar, lo configura come uno degli artisti di "spessore", che salvaguardia i diritti umani e civili, occupandosi delle popolazioni più disagiate.
Inoltre il prestigioso appello che l'artista rivolge alla cultura ne esalta il ruolo di attivista politico, ricco di proposte che vanno al di là del mero interesse artistico, il quale sembra voglia sempre di più provocare e interpellare il pubblico fruitore per risvegliare in lui una coscenza attiva sui problemi del mondo.

Clicca sui quotidiani per leggere gli articoli!

Nessun commento: