venerdì 30 gennaio 2009

Spagnoli...no per carità!

ASPETTANDO LA 53° BIENNALE DI VENEZIA...

Mancano pochi mesi all’inaugurazione della 53° Biennale di Venezia e da circa un anno il sistema dell’arte si sta mobilitando per conoscere qualche indiscrezione su questo prestigioso avvenimento internazionale nato nel 1895!
Se per edizione del 2007 hanno parlato tanto e tutti, criticando con un po’ di cinismo il curatore statunitense Robert Storr, ormai nell’ambiente è un continuo vociferare sulle novità della prossima edizione, che si svolgerà dal 7 giugno al 22 novembre 2009.



Nel mese di aprile 2008 il Consiglio di Amministrazione della Fondazione la Biennale, presieduto da Paolo Baratta, ha annunciato come direttore del settore Arti Visive uno dei più grandi curatori di fama mondiale: Daniel Birnabaum.
Il Direttore della 53° Esposizione Internazionale ha illustrato i punti salienti della sua mostra, e ne ha indicato il titolo: “Fare Mondi”. Birnbaum, ha inoltre sottolineato come la mostra non sarà divisa in sezioni, ma sarà un’unica esposizione, costituita dall’intrecciarsi di alcuni temi, e ha segnato in particolare tre aspetti.



Il primo si fonda sulla vicinanza ai processi di produzione,che alla tradizionale mostra museale, tesa a far risaltare solo il lavoro finito. Alcune delle opere – ha dichiarato Birnbaum, "rappresenteranno mondi nel loro farsi". "Un’opera d’arte è più di un oggetto, più di una merce. Rappresenta una visione del mondo, e se presa seriamente può essere vista come una maniera per fare mondi”.

Il secondo aspetto è il rapporto fra alcuni artisti chiave e le generazioni successive, mentre il terzo si fonda su un’esplorazione del disegno e della pittura, rispetto allo sviluppo recente e alla presenza nelle Biennali di molti video e installazioni.

Tra le notizie curiose troviamo sicuramente quelle riguardanti al Padiglione Italiano. Dopo la nomina dei due curatori, Beatrice Buscaroli e Luca Beatrice, ci chiediamo: "quali saranno gli artisti che rappresenteranno l’Italia?"
È da giorni che si fa di tutto per dare l’elenco dei nomi, nella speranza che le scelte dei due paladini dell’arte italiana portino il Bel Paese verso una prospettiva innovativa, di ricerca, insomma, realmente contemporanea.
Sui nomi degli artisti che dovrebbero prendere parte alla mostra aleggia ancora una fitta nebbia...
Al momento vi è soltanto una sorta di “elenco” della spesa. Alcuni saranno già confermati, altri no. Per aver maggiori risposte dovremmo aspettare ancora un po'...



Oltre a queste informazioni, altre notizie continuano a trapelare, e si riferiscono soprattutto alla questione dei Padiglioni.
La Catalogna parteciperà all’evento con un padiglione autonomo, nella sezione denominata “Eventi Paralleli”. Occuperà i 500 metri quadrati di uno dei Magazzini del Sale a Dorsoduro.
La scelta ha generato delle forti critiche, per quanto riguarda gli artisti catalani, il progetto espositivo, il concetto di “padiglione nazionale” e l’opportunità di una spesa di 500 mila euro.
La giuria ha scelto il progetto “La comunità inconfessabile” di Valentì Roma, che ha affermato: “Rifletteremo la molteplicità identitaria della Catalogna, analizzando le pratiche comunitarie, legate in modo particolare a questo territorio, negli archivi realizzati dagli artisti selezionati”.
Un tema fortemente policizzato e critico che sarà trattato dagli artisti più conosciuti nei circoli dell’attivismo politico che in quelli dell’arte. E sono: il valenciano Daniel Garcìa Andùjar, l’andaluso Pedro G. Romero e il collettivo catalano “Sitesize”.



Probabilmente ciò che traspare è che l'arte italiana vuole preservarsi dalle altre culture e mantenere un'autonomia politica ed espressiva stabili...ma non è proprio l'arte che riesce a coinvolgere e immortalare nel suo fedele obiettivo diverse culture e diversi "mondi", al fine di mostrare anche le situazioni politico/economiche diversificate nei diversi paesi? a voi lasciamo lo spazio per le riflesioni.

4 commenti:

Unknown ha detto...

Complimenti per questo bellissimo blog. E' uno spazio intelligente dove si parla di arte in modo non scontato. E' anche per me, che mi occupo di arte, un'occasione per rivedere alcune mostre da altri punti di vista.
Bravissimi ragazzi, siete il segno e la prova che esistono nuovi modi per leggere e capire l'arte.
Arnoldo Mosca Mondadori

Unknown ha detto...

COMPLIMENTI!!!!!!!!!!!!!
anche da parte di Caterina

BeaJim ha detto...

Grazie mille Arnoldo! per il tuo contributo! ci sei davvero di ottimo aiuto, perchè parlare di arte non è facile e se tu che ti occupi di gestirla grazie alla fondazione pomodoro ci approvi..possiamo dire di avere fatto un buon lavoro=)

BeaJim ha detto...

ah ringrazia anche cate dei complimenti! un bacio